domenica 4 agosto 2024

My personal slave's birthday

Il giorno prima era il suo compleanno.
Ci incontrammo nel mio appartamento. Gli accordi erano chiari: doveva passare a prendere la cena al ristorante cinese, portarmelo e avremmo trascorso la serata insieme, a modo mio. Avevo predisposto solo alcune cose. Poche, precise. Abito corto in vinile con sotto perizoma e corpetto, e tacchi alti. Fruste pronte e una piccola sorpresa.
Un paio di messaggi prima di arrivare, ansioso di giungere e nervoso per l'attesa al ristorante. 
È un maledetto alpha fuori dalla porta del mio appartamento, nel mondo al di fuori di noi. "Cosa devo fare quando arrivo Padrona", il classico messaggio, "Sai cosa devi fare schiavo" "Stare in ginocchio".
Entrato mise la cena in cucina e subito corse ai miei piedi. Iniziò baciandomi le scarpe, i piedi, le caviglie. Si alzò e chiese di poter baciarmi. "No schiavo, in ginocchio". Lo lasciai in ginocchio e mi accomodai sul divano. 
"Spogliati". 
La sua erezione, come al solito, era visibile dagli slip e la cosa mi dovertí come sempre. "Tolgo anche le mutande Padrona?" "No tienile e vieni qui in ginocchio". 
Non ci mise molto. In un attimo il mio bellissimo schiavo fu davanti a me, in ginocchio, nella posizione che più odia, con un tacco sul petto ed uno sulla coscia. Spinsi a lungo sulla sua pelle abbronzata, volevo lasciargli i segni e più lui mugugnava più io spingevo. Sentirlo lamentarsi mi eccitò quasi quanto eccitò lui. Lo vedevo dimenarsi e cercare di avvicinarsi per cercare le mie labbra ma non avrei ceduto al suo fascino e lussuria : avrei ottenuto il suo dolore ad ogni costo. 
Affondai profondamente le unghie sul fianco destro, dapprima tre poi una sola, quella che sapevo più affilata, sempre più profondamente. I suoi gemiti di strano piacere alternati ai lamenti farfuglianti "Padrona", "Padrona mi fa male" erano una droga per me. 
Ne volevo ancora, di più.
"Alzati e metti le mani contro il muro, gambe aperte". 
Posizionai il telefono per riprendere la scena e godermela nel futuro. Preso il paddle cominciai a colpirlo sulle natiche, prima piano e poi sempre più forte. Gli ordinai di togliere gli slip e notai che la sua eccitazione era sempre più evidente. L'abbronzatura recente impediva di vedere i segni dei colpi del paddle. 
Era uno spettacolo guardarlo. 
Le braccia tese, le gambe aperte, i tendini ed i muscoli degli arti tirati, testa bassa, spalle perfette e schiena liscia, glutei e gambe tonici. Troppa perfezione fu una vista deliziosa e fastidiosa. È sempre stato così eccitante il maledetto e sa di esserlo quindi merita di essere punito. 
Aumentai i colpi finché non sentì dei reali lamenti e farfugli strani. 
Era il momento della carota: mi avvicinai, lo abbracciai e sfiorai il petto delicatamente, i capezzoli per scendere più in basso per accarezzare le gambe. Sentivo l'odore del suo sudore e curiosa del sapore passai la punta della lingua sulla sua schiena lucida. Salato, gustoso. Un verso di stupore e piacere provenne dalla sua bocca. Molto soddisfacente, quasi quanto procurargli dolore. In un attimo lo lasciai al muro per accantonare il paddle e prendere uno specchio da appoggiare giusto davanti a lui in modo che potesse guardarsi durante il trattamento e vagamente intravedere me, l'unica Padrona della sua vita. Quella che ha rincorso per sei anni e dalla quale è stato illuso e rifiutato, fino a questa volta, quando ho deciso di tenerlo con me tanto da creare un contratto e farglielo firmare. Sarebbe stato mio a vita. Nessun ripensamento.
Lo guardai e accarezzai la nuca facendogli capire che il momento di pausa non era ancora terminato, un bacio lento, lungo, da assaporare. E poi... "Basta schiavo, al muro!". 
Uno schiaffo sulla natica destra, uno sulla natica sinistra. Dolore procurato dallo schiaffo, piacere procurato dalle carezze. 
Veloce presi la Snake nera. 
In un attimo un lieve fendente, un lamento, un fendente più deciso, un lamento maggiore... Colpi sempre più decisi con lamenti sempre più forti, divertenti, eccitanti. Le sue gambe si muovevano in modo alternato dopo ogni fendente. Alzava la destra, poi la sinistra, poi la destra...sembrava una specie di danza dovuta al dolore dei colpi. La schiena sempre perfetta, senza segni alcuni. Mi fa ridere il suo dolore, ridere ed eccitare. Solo il suo. 
Il tempo è trascorso veloce tra un colpo e l'altro. Il dolore era sufficiente per il momento. Mi avvicinai per accarezzargli le spalle, la schiena, i glutei. Sfiorai ancora quel petto deliziosamente perfetto e ricominciai ad assaporare le sue labbra facendo passare le unghie su quel corpo statuario e lucido.
"Siediti sul divano", un ordine chiaro che soddisfò. Spensi la telecamera, me ne dolgo solo ora, avrei potuto continuare a riprendere.
Gli misi il suo collare con il guinzaglio ed una benda.
"Non muoverti" gli ordinai.
Tornai dopo pochi attimi e posizionai il piccolo vassoio con delle paste e una candelina accesa all' altezza del petto ansimante, sopra la sua evidente erezione. Gli portai via la benda, "Tanti auguri schiavo".
Un' espressione di sorpresa sul suo viso, si aspettava altro dolore, ormai abituato, una sorta di grazie gli uscì dalle labbra. Non mi guardò in viso, mi sedetti accanto a lui dopo avergli dato il vassoio e lo abbracciai dalle spalle. "Sei un rompicazzo sui dolci, spero ti piacciano, non ho trovato altro", con voce emozionata rispose "Proprio quelli che mi piacciono Padrona, grazie, non doveva". "Esprimi un desiderio schiavo, scegli bene, volevo festeggiassi con me". E dopo aver mangiato un dolcino posò il vassoio e riprendemmo le danze non prima di avergli fatto indossare delle deliziose orecchie da gatto ed un plug con una codina morbidissima. 
Buon compleanno mio maledetto schiavo. 
Il primo e mai ultimo compleanno con la Padrona.




mercoledì 8 maggio 2024

Indovina chi viene a cena

La mente corre mentre attendo gli ospiti e scelgo con cura l'abbigliamento: pantaloni semplici, maglia scollata e anfibi. 

Lui arriva, lo faccio accomodare nella camera e dopo pochi preamboli si ritrova nudo a quattro zampe con uno strap on che si muove dentro di lui mentre risponde "Si Padrona mi piace Padrona, la ringrazio Padrona". Volano schiaffi che rendono le natiche dapprima rosee e poi sempre più rosse. Movimenti veloci si alternano a movimenti lenti mentre insulti e grugniti si alternano e sovrappongono. 

Suonano alla porta. "Troia non ti muovere torno subito". Come se fosse normale apro la porta senza neanche controllare lo spioncino e faccio accomodare le mie due ospiti munita di guanti in lattine e strap on in vista. "Ben giunte tesorine, un paio di colpi e sono da voi." Torno da lui e riprendo la danza per qualche minuto per lasciarlo esausto ma inappagato. Il pomeriggio deve ancora iniziare!

Tolgo lo strap on e accolgo le amiche come una Padrona di casa deve. Ci mettiamo tutte comode indossando solo maglia, perizoma, strap on e tacchi e ci presentiamo a lui in pompa magna pronte a punirlo come deve. Due davanti ed una dietro. A turno gli facciamo assaporare i nostri membri e la nostra furia in varie posizioni divertendoci come se non fosse il nostro primo, ma assolutamente non ultimo, incontro insieme. Succhia e prende pieno in ogni dove gode e soffre come merita girando gli occhi ed ansimando come se non volesse altro nella vita. Ne chiede ancora, ancora ed ancora. Ancora, ancora ed ancora viene dato. Tre Padrone per uno schiavo. Esausto chiede pietà e viene concessa. A lui l' onere di sistemare. Noi ci laviamo, vestiamo e ci mettiamo sul divano a sorseggiare vino in attesa degli altri ospiti programmando la serata.

Ben venuti alle mie cene miei followers...iniziano i racconti ... Siete pronti?


venerdì 27 gennaio 2023

 Non tutto è per tutti.

Non tutti son per tutto.

Ognuno deve trovare la propria strada, i propri gusti, le proprie inclinazioni e seguirle. 

Solo così potrà dirsi di essere soddisfatto.

Il tutto non è, in realtà, per nessuno. 

lunedì 12 dicembre 2022

Le Donne ed il possesso

Le Donne non si comprano.

Ci sono Donne che si fanno comprare: per un'ora, per un giorno, per una vita.
È ben diverso. 

Comprare il tempo di una Donna non è come possederla.
 
Il possesso è una scelta, una cessione da parte del soggetto stesso. La scelta di cedere se stesso per l'amore, la devozione di una persona. 

Ci sono uomini che si realizzano pensando di possedere una Donna attraverso il sesso od il denaro. Il sesso non è dominazione, si possiede il corpo e non la mente, il denaro non è sempre potere, si compra la persona ma non la sua anima. 

Ci sono uomini che si realizzano facendosi possedere da una Donna cedendo a lei la loro mente, volontà e rendendola la loro Regina.
Questo è ciò che voglio.  

Chi possiede chi è una linea labile alla fine.
Chi possiede la mente è legato quanto chi la cede.
Un rapporto mentale non avrà mai pari con altri rapporti. .
Il sesso finisce, i soldi anche ma la mente è infinita.

Il sesso non mi interessa, i vostri soldi sono utili, sarei stupida a non ammetterlo e stupida non sono, ma la vostra devozione, umiltà, fedeltà è indispensabile.



martedì 22 novembre 2022

Il tifoso

"Entra pure e saluta a dovere me e la Miss che ti concedo di conoscere. Mettiti in ginocchio e bacia la punta delle nostre scarpe poi spogliato come il verme che sei e posizionati davanti a noi per la presentazione. Fai in modo di elencare bene tutti i tuoi limiti perché ciò che non dovrai sarà considerato consensuale. Hai due minuti per spogliarti. Posiziona la tua robaccia a terra e striscia verso di noi."

Iniziò così una delle sessioni che feci con Miss M. Una splendida bruna dal fisico asciutto di una cinquantina d'anni. Ovviamente molto ben portati. Mi diverte incontrare i miei vermi con altre Miss ma solo se vi è feeling e se sanno come porsi, molte vogliono primeggiare ed esagerano a discapito dello schiavo che non si diverte e troppo spesso subisce ciò che non vorrebbe. Lei era diversa, non avevamo bisogno di parlare, uno sguardo, mezzo sorriso ed era intesa. 

Lui aveva presentato i suoi limiti che per noi erano diventati legge: niente anal, clinical, pissing o scat. Ottimo. Non piaceva neanche a noi.

Iniziamo con una bella presentazione mentre massaggia i piedi alla Miss, troppo facile come compito quindi non potevo esimermi dal procedere con la tortura dei capezzoli mentre gli impartisco ordini sussurrando all'orecchio destro. Mi diverte sempre sussurrare all'orecchio di un uomo, ci vuole poco perché si ecciti e di conseguenza divenga oggetto di scherno.

Tutto procedette nel divertimento più puro, adorazione, cera, trampling ma giunse l'inatteso:" Che squadra sei?". Era una domanda che non gli avevo mai posto, di solito la fede calcistica non mi interessa ma evidentemente alla mia nuova sadica socia si ed ahilui rispose in modo sbagliato. 

Si cambiò registro ed inizialmente a scherno e sfida doveva nominare la nostra squadra del cuore come safe word e da buon tifoso... ha resistito finché ha potuto. 

Iniziò un'intensa ora dedicata alla tortura dei genitali e alla verberazione. Frusta, unghie, paddle ed ogni sorta di strumento possibile fu usato sul povero tifoso per portarlo ad inneggiare alla nostra fede. La fede è fede purtroppo per lui ed è radicata nell'anima, sebbene sbagliata. Meritava di essere punito e segnato per un paio di giorni

Come finì? 

Bella domanda... purtroppo il maledetto doveva correre al lavoro quindi...

Lui a righe come meritava e noi parzialmente soddisfatte, aspettiamo il secondo tempo con ansia per portare a termine l' opera e 

...anche lui.


Morale: Le Miss hanno sempre ragione, anche nella fede calcistica. 




venerdì 7 ottobre 2022

Napoli e Napoli sia


 "Vedi Napoli e poi muori" dice il detto e visto che mai mi è capitato di visitarla ho deciso di avventurarmi nei suoi famosi vicoli. Ovviamente vi racconterò dei galanti sottomessi napoletani e della loro immane simpatia. Chissà che non mi innamori e decida di tornare spesso. Tra voi c'è qualche partenopeo che desidera incontrarmi? Chissà che non sia elevato a mio personal per qualche giorno. Per l'occasione parteciperò anche alla Sadik Night. 

Contattatemi in privato

domenica 28 agosto 2022

Devozione

Mi sveglio domenica mattina con un messaggio:" Padrona posso pagarle la colazione?"

Senza richiesta, senza aspettarsi nulla.

Semplicemente per il piacere di farlo, di essere utile e di strappare un sorriso e consenso.

Questa è devozione.


sabato 4 giugno 2022

Conosci il gioco dei cinque?

 Un giorno un mio slave si è presentato a me con una proposta divertente ed allettante.

"Miss conosce il gioco dei cinque?".

Io pensavo si trattasse di cinque pratiche eseguite una dietro l'altra, di cinque insulti o cinque minuti di puro sadismo ed invece no...

"Miss vorrei omaggiarla di 200 euro a seguito di questo gioco. Il gioco si svolge nel seguente modo: lei si assenta un attimo ed io nascondo l'omaggio nel dungeon e quando torna Lei dovrà carpirmi il nascondiglio tramite le pratiche che le piacciono. Finché io non chiederò pietà e le dirò dove si trova il denaro lei potrà continuare a torturarmi."

"Gradevole omaggio e divertente gioco ma sai vero cara bestia che ci metterò poco a farti confessare ed il gioco durerà pochissimo?"

"Si Miss lo so ma il gioco durerà più di quanto immagina. L'omaggio è di 200 in totale ma diviso in 40 pezzi da 5 euro."

"40 pezzi da 5 euro? Che il gioco abbia inizio, ci saràda divertirsi!!!!"



venerdì 29 aprile 2022

Pomeriggi di primavera

 "Passami a prendere che ho una sorpresa per te, porta un paio di bottiglie d'acqua."

Un tiepido pomeriggio di aprile cominciò così: con una telefonata e la prova di un nuovo slave. 

L'avevo conosciuto ad un evento trampling, pratica che mi diverte sufficientemente da partecipare ad un evento dove si pratica esclusivamente quello, nella saletta fumatori dove mi ero rifugiata in compagnia di due Miss, caso volle entrambe di nome Sara.

Mentre mi godevo chiacchiere e massaggio del mio slave mi accorsi di questo personaggio solo e curioso che ci guardava ed iniziai a conversare, terminando con il rito dello scambio del numero e della promessa che l'avrei contattato.

"Andiamo al parco cagnaccio. Hai la faccia sbattuta, sono certa che un pò d'aria ti farà bene".

Parcheggiato sotto la pineta diligentemente prese l'acqua da me ordinata e ci inoltrammo nello splendido parco appartenuto ai reali non molti decenni avanti.

Ormai erano le 18 passate ed era prevedibile uno spazio non molto frequentato ma il tempo e la luce concedevano svago a bimbi ed anziani quindi ancora qualche persona incontrammo.

"Guarda laggiù che splendido albero, avviciniamoci coglione, godiamo lo spettacolo della natura da vicino".

Avevo intravisto un albero molto particolare, imponente con dei rami ritorti verso il basso a creare,con le fronde, una sorta di ottimo rifugio per i miei divertenti progetti.

Lontano da occhi indiscreti e sufficientemente nascosti dalla scoperta naturale iniziò il mio divertimento. 

"Libera il terreno da rametti e pietre schiavo, apri le bottiglie e versa il contenuto a terra. Lasciane una per dopo."

Con un flebile "Si Padrona" ubbidiente procedette ignaro dei miei piani, povero lui potrei dire ma... non lo farò. Avevo progettato tutto da giorni in realtà, a sua insaputa ovviamente. 

"Bel pantano lurida scrofa, fa caldo non trovi? Rinfrescati un pò: rotolati nel fango e grufola come un maiale".

"Ah ah ah non fare quella faccia, rotolati e grufola. Non me ne frega niente se ti sporchi i pantaloni. Se qualcuno ti vede diremo che sei caduto in fosso. Tanto sei tanto coglione da renderlo credibile. Muoviti non ho tutta la serata".

Iniziò a grufolare e rotolarsi divertito come un piccolo maialino al suo primo bagno. 

"Brava scrofetta. Hai fatto il bagno? Ti è piaciuto? Finalmente sei pulita lercia di una scrofa."

Solo uno sguardo adorante ed un "Si Padrona, grazie Padrona".

"È quasi ora di andare, ho le scarpe sporche. Puliscile bene. No idiota, usa la lingua, così fai anche merenda. Visto come sono buona?"

"Fammi sentire mentre muovi quella lingua idiota di uno schiavo e fai un buon lavoro, voglio specchiarmici quando avrai finito".

L'impegno fu notevole e le scarpe, per quanto possibile, ne uscirono pulite. 

"Meriti un premio, sei stato bravo. Bevi un pò d'acqua adesso. Per mio diletto ti calpesto un pò. Spogliati. Si coglione! Nudo. Sereno nessuno riuscirà a vedere quanto fai schifo nudo. Non c'è più nessuno. "

Appoggiata ad un ramo appoggiai prima un piede e poi l'altro sul suo petto, muovendomi poi alternativamente tra petto, stomaco e inguine non calpestando lo sterno.

"Sei un tappetino resistente schiavo di merda. Bravo. Almeno hai uno scopo nella vita e servi a qualcosa." Scendendo gli ordinai di togliermi lo stivaletto.

"Annusa i piedi odorosi della tua Padrona merda. Annusa bene e...non togliere il calzino. La tua lingua lurida non è degna di leccare i miei piedi. Lo vedo che sei vogliosa troietta. Ti concedo di toccarti e quando avrai finito dovrai spalmare il tuo schifoso seme e impanarti per bene. Muoviti. Ti concedo cinque minuti segaiolo, mi aspettano a cena".

Conquistato eseguì ogni ordine nei tempi stabiliti. Era diventato un tutt'uno con la terra, petto, schiena e sedere totalmente infangati furono una visione celestiale per me.

"Vestiti, il tuo tempo è finito. Mi aspettano a casa".

Tornammo, mi feci riaccompagnare alla porta e come saluto dovette inginocchiarsi e baciarmi i piedi.

"Signora ma Lei qui ci vive, se qualcuno vede?"

"Vedrà un verme che mi bacia le scarpe. Non curarti di questioni non tue. Salutami come si conviene e vattene".

In quel momento un condomino uscì dal portone. 

C'est la vie!






venerdì 8 aprile 2022

Pensieri

Una buona Padrona sa anche ammettere di aver sbagliato ed io mi ritengo un'ottima Padrona. Il mio sbaglio più grande è stato quello di considerare uno schiavo, un mio personal come un essere umano, di volergli bene e tenere a lui sentendo il bisogno di non infierire sulle sue finanze e sulla sua figura in modo sconsiderato e feroce. Un errore che mi è costato dolore e umiliazione personale ma è staro anche un momento di riflessione e crescita.

Uno schiavo non cerca la protezione e l'educazione ma solo umiliazione, derisione, totale annullamento e disinteresse.

Ogni giorno, ogni esperienza è motivo di crescita personale ed anche da questa ho imparato molto:

Niente volete essere e niente sarete.

Umiliati, maltrattati, spennati e lasciati in un angolo privi di considerazione. 

Questo chiedete e questo otterrete.

Senza sentimento e senza pietà. 

La pietà agli animali e voi siete al di sotto di essi.

domenica 13 marzo 2022

Il tuo Destino ai miei piedi

 

Che cosa aspetti a farti avanti

per farmi ridere di te

e nutrirti dei miei avanzi

inginocchiato qui ai miei piè.


Ancor combatti con te stesso

e rifiuti la tua natura

perchè di esser sottomesso

ancora in fondo ne hai paura.


Eppure sai che ne hai bisogno

quasi ti manca il fiato in gola

quando pensi a quel tuo sogno

di poter leccare la mia suola.


Posso pur provar a capire

che non sia facile d'accettare

di essere nati per servire

distesi per farsi calpestare.


Eppur non c'è cosa migliore

che possa avere dalla tua vita

poter diventar il mio servitore

correre al mio schioccar le dita.


(¯`*†Spike†*´¯)