sabato 22 maggio 2021

Risvegli bolognesi

Un piccolo tour a Bologna di qualche giorno con la mia amica e socia, amo Bologna, adoro i bolognesi così sottomessi eppure così orgogliosi, vengo spesso a concedere loro la mia presenza.

Abbiamo affittato un piccolo e caratteristico appartamento in una zona sufficientemente centrale ma non troppo caotica, due camere, sala con cucina a vista. Una bomboniera bianca corredata da un delizioso terrazzino. Più che Bologna mi ricordava una città di mare. 

La sera amiamo avere compagnia e concediamo ad uno slave di portarci la cena e dormire ai nostri piedi tutta la notte, in silenzio e senza svegliarci, ovviamente pene severe in caso contrario.

Amo l'alba e sono sempre mattiniera, quella domenica mattina non fu diversa. 

Mi alzai mentre i due ancora dormivano e mi sdraiai sulla sdraio al tepore del primo sole. 

Sentii un rumore provenire dalla casa e mi girai: lo schiavo era sveglio. Non ebbi bisogno di dire nulla, si accovacciò a terra e gli porsi delicatamente il piede destro perché lo massaggiasse a dovere. Poi il sinistro mentre il destro riposava sul suo viso estasiato.
"Puoi leccarlo mentre massaggi" Gli dissi con un tono autoritario e così ovviamente fece.
Il piede sinistro raggiunse il destro sul viso e cominciò una vera e propria seduta di adorazione. Non ci furono parole, spesso sono inutili quando si sa cosa fare. Dolcemente i miei piccoli piedi accarezzavano il suo profilo mentre la sua lingua si insinuava su di loro, leccava i piedi, succhiava le dita con avidità e mordeva i talloni con delicatezza. In silenzio mi godetti questo rilassante inizio di giornata pensando che sarebbe stato divino poter iniziare sempre così la giornata. La vita sarebbe migliore, la giornata più sopportabile. Mi accontento di poco lo so. Solo silenziosi sguardi. La perfezione delle sue azioni non richiesero nessun mio intervento, sembrò leggermi nel pensiero ed anticipare ogni mio desiderio.
Avidamente e umilmente si godeva la mia concessione come io il suo servizio.
Un idillio perfetto.
"Bravo, adesso basta. Vai a preparare la colazione e servila qui. Svelto".




venerdì 21 maggio 2021

Memorie che segnano e insegnano

Ricordo quando ero alle medie un'insegnante di storia molto preparata, di poco aveva superato la quarantina, gran bella Donna. Capelli corti rosso scuro ed occhiali rotondi, sempre in camicia, gonna, collant velati e tacco non molto alto. Elegante nel vestire e con sguardo imperativo e fiero, metteva soggezione solo a guardarla, quasi terrore se guardava Lei. Simpatica, sorrideva spesso,  autoritaria nello spiegare ed interrogare. Aveva un fare simpatico ma deciso, uno sguardo che tagliava l'anima ed una gentilezza spiazzante. Non ci riprendeva mai, sebbene la mia fu una classe di veri scapestrati, spesso da me capeggiata, non me aveva bisogno. Ho amato la sua materia perché ammiravo lei. Ho imparato che un sorriso ed un ordine gentile piegano qualsiasi animo ribelle. Era l'unica ora dove non si sentiva un mormorio.

Grazie Prof, da Lei non ho imparato solo la storia.