venerdì 16 aprile 2021

Racconti: Il pasticcino


 "Spogliati e lascia i tuoi stracci a terra sullo zerbino, poi striscia da me verme, sempre tenendo gli occhi fissi al pavimento. Guai se li alzi". Gli ordini furono chiari, precisi e scanditi. Parve sorpreso ma fu ubbidiente ed eseguì senza proferire verbo. Si spogliò, posò gli abiti con ordine e precisione come richiesto e si sdraiò a terra per strisciare al mio cospetto. Sono fermamente convinta che il primo passo per la sottomissione sia l'umiliazione e il disagio. Pochi uomini si sentono a loro agio nudi e inermi di fronte ad una Donna che li guarda e giudica. "Striscia e non sporcare a terra toccando con il tuo cazzetto moscio. Sappi che se trovo anche solo una sola macchiolina pulirai con la lingua". Giunto al mio cospetto non dissi nulla, lo guardai solamente e con un gesto della mano invitai la mia Sissy, sempre presente come un'anima silenziosa, a prendere il vassoio sul tavolino accanto a lei. Sopra vi erano due ciotole, una contenente un pasticcino, uno un liquido giallo ed una tazza con del tea fumante. Sapeva cosa fare e lo fece alla perfezione: portò sotto le mie labbra il pasticcino, lo presi. Lo schiavo guardava a terra ansioso di un ordine, un cenno.  "Bravo" pensai "Finalmente un novizio sensato e non i soliti noiosi morti di figa che pensano di presentarsi a me per farsi una scopata ed escono con il culo a strisce piangenti come delle femminucce!". "Tira su la testa pulcino, apri la bocca e chiudi gli occhi. Oggi sono molto buona coglione: è l'ora della merenda, ti offro un pasticcino e un po' di tea, il MIO tea.." Morsi il dolce, lo masticai un pò e lo riversai interamente nella sua bocca con tutta la saliva che ebbi. Gli chiusi la bocca con violenza e sussurrai "Ti piace pulcino?" Misi a terra il restante dolce e lo schiacciai con la scarpa. "Adesso slappa come il lurido cane che sei, pulisci bene a terra e la mia scarpa. Renditi utile". Si accucciò nuovamente per pulire. Ero soddisfatta. "Buono piccolo?Hai fatto un buon lavoro" "Si Padrona, grazie Padrona". "Meriti un premio: Chantal porgi la ciotola al cane, avrà sicuramente sete ed il suo premio è potersi dissetare. Forza cane svuota la ciotola. Sono certa che ti piacerà ". Mentre la sua lingua si muoveva sul giallo nettare io misi un piede sul suo cazzo duro e l'altro sulla schiena. "Ho sempre voluto un tavolino a forma di cane Chantal, non trovi sia delizioso?" "Si Padrona, ha ragione", la sua risposta, l'unica concessa in realtà. Preso dal discorso lo schiavo si distrasse e ci guardò. "Come ti permetti di alzare la testa brutta bestia?" Gli presi i capelli e sbattei il muso prima sui residui del dolce. "Ti piace il mio sputo schifoso buono a nulla? E il mio piscio?" Poi nella ciotola del "tea". "Mangia e bevi lurido cane, questo è il mio regalo per te". Spinsi la testa più a fondo e lui bevve fino alla fine. "Hai visto mia dolce Sissina questo succhia piscio che sete che aveva? Ma la Padrona è stata buona oggi, l'ha dissestato a dovere. Ringrazia merda". Un flebile :"Grazie Padrona" si udì ed il suono di uno schiaffo decisamente potente si udìmaggiormente. "Coglione alza la voce se non vuoi che ti riduca in poltiglia il muso". Alla fine urlò:"Grazie mia Divina Padrona, grazie". "Bravo merda umana, finisci di mangiare e mettiti nell'angolo con il viso al muro. Adesso è il mio turno di bere"

A quel punto potei godermi il mio tea ormai tiepido a mio gradimento, con la Sissy ai mie piedi ed il cane nell'angolino in castigo. 


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