sabato 2 febbraio 2019

In etnologia si definisce feticismo una forma di religiosità primitiva che prevede l'adorazione di feticci, ovvero di oggetti (spesso manufatti antropomorfi o zoomorfi) ritenuti dotati di poteri magici.

Per feticismo si intende la parafilia consistente nello spostamento della meta sessuale dalla persona viva nella sua interezza a un suo sostituto; ciò che la sostituisce può essere o una parte del corpo stesso, un indumento o qualsiasi altro oggetto inanimato. In sostanza, quindi, il feticista è colui che prova attrazione sessuale per qualcosa che fuoriesce dai canoni della sessualità tradizionale.

Esistono svariate pratiche feticistiche raggruppabili in base al canale sensoriale coinvolto principalmente oppure in base alla natura del feticcio.

Il canale visivo, oltre a essere alla base del voyeurismo, ha molto spesso un ruolo primario: si pensi ad esempio al diffuso feticismo del piede o della scarpa (in particolare al dangling, cioè quando si fa dondolare al piede una calzatura parzialmente indossata, oppure al crush fetish), ma anche ad altre forme di feticismo che riguardano altre parti del corpo come le natiche. La visione entra pure in gioco procurando piacere nell'assistere ad alcuni atti corporei quali l'urinare, defecare, starnutire oppure ad altri atti come il fumare. L'olfatto e il gusto sono più direttamente implicate nell'urofilia, coprofilia, o nell'adorazione di varie parti del corpo umano. Il canale tattile svolge un ruolo principale in alcune forme di feticismo come quello che porta a indossare abiti in latex o PVC (seconda pelle), ha un ruolo anche nelle pratiche di schiacciamento come il trampling. Molto più raramente risulta il coinvolgimento dell'udito, al quale è legato ad esempio lo scatenarsi di una serie di sensazioni ed emozioni quando viene fatto scoppiare un palloncino.

È considerato un disturbo solamente quando le attività feticistiche sono la principale fonte di soddisfacimento sessuale, e diventa così irresistibile o inaccettabile tanto da causare disagio o interferire col normale rapporto sessuale.

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