lunedì 19 ottobre 2020

Io e il mio personal

 Vorrei chiarire alcuni punti importanti e salienti della MIA personale concezione di essere Domina con slave personali.

Trascorrere una giornata, serata o fine settimana, come spesso accade, con uno di loro non si traduce in "poverino chissà quante se n'è prese".

Vedersi per un po' di tempo non si tramuta in"un'abbuffata di sottomissione" ma nel piacere di due persone che si vogliono bene, eh si io voglio bene ai miei slavazzi e loro mi amano alla follia(osate negarlo bestie!), di stare insieme e condividere del tempo anche nei modi più semplici. 

Le pratiche si fanno secondo i propri desideri, la dominazione ed il rispetto sono comunque sotto intesi ma non è tempo trascorso in una maratona di "mazzate ed insulti". 

Se pensate che si debba passare tutto il tempo chiusi in dungeon vi sbagliate di grosso, quelle sono sessioni, lunghe ma sono sessioni, almeno... per quanto mi riguarda quindi evitate i "ha trascorso il fine settimana con il suo slave chissà come ne è uscito poverino" perché il poverino ha dovuto camminare per km perché volevo fargli visitare la mia città o io visitare la sua.

Non sono i miei personal perché le poche volte che ci vediamo si fa un full immersion  ma perché ci sono dei rapporti che vanno oltre le pratiche, che si portano avanti ogni giorno, per lungo tempo e che si concludono in divertenti incontri che includono pratiche ed il frequentarsi anche di persona. 

Lo stare insieme quando si è lontani è un piacere non un dovere di praticare. Può essere sufficiente anche solo un'ora di bdsm per renderci soddisfatti.

Se vogliono solo prendere mazzate sono liberi di andare da altre e chiarisco anche questo: non vieto di praticare con altre, non vieto di comunicare con nessuno e nessuna ma...ovviamente non si muove foglia che IO non voglia, chiedono il permesso di ogni cosa, sappiatelo.



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